Ricordi

Non ricordo l’anno in cui iniziai l’avventura del fuoristrada, ma ho altri mille ricordi, primi fra tutti gli amici. Ne ho conosciuti davvero tanti, ho trascorso giornate indimenticabili, alcuni sono ancora tra i miei compagni di uscite, con i quali ho condiviso davvero mille avventure.

Il ricordo dei lavori sulle auto che ho avuto, delle serate, delle giornate intere passate a modificare, riparare e provare. Di uscite ne ho fatte davvero tante, lunghe trasferte e piccoli spostamenti, sempre per un unico scopo: vedere vecchi amici e conoscerne di nuovi, provare posti diversi.

Ore e ore passate in macchina, con solo il rumore del motore, senza autoradio o se c’era non funzionava. Ricordo i viaggi con l’amico conosciuto per caso, che è diventato colui con il quale ho condiviso davvero dei bellissimi viaggi e con il quale speri di poterne fare tanti altri.

Ricordo i momenti di sconforto, quando ad ogni uscita qualcosa non andava o c’era qualcosa da modificare; ricordo le auto che ho sognato e che mi sono comprato, lavoro e passione andavano di pari passo, sognavi e lavoravi e con i frutti del tuo lavoro compravi.

Ricordo i momenti un po’ meno felici, ma che con un’uscita o con una cena assieme ad amici con cui condividevi la passione, ti facevano dimenticare tutto. Serate passate a parlare di nuove modifiche, di auto migliori e peggiori, di riparazioni impossibili, insomma eri nel tuo piccolo mondo perfetto.

Ricordo l’avvento di Facebook e il vecchio forum lasciato per un nuovo social dove potevi davvero dare sfogo alla tua passione, con le condivisioni; ricordo la passione che cresceva diventando una ragione di vita, dopo la famiglia c’era il fuoristrada, la tua seconda famiglia.

Ricordo le delusioni, ma anche i momenti felici, perdendo il conto su quali siano stati di più o di meno; ricordo gli amici che non ci sono più, forse uno dei ricordi peggiori, ma anche questo fa parte del passare del tempo, le cose cambiano, ma tra chi entra, c’è anche chi esce, ma lo ricordi.

Non sono mancate le arrabbiature quando provavano a minare il tuo giochino e tu giù a commentare per difendere ciò che per te non era solo un gioco, ma il mondo perfetto. Ti rendi conto che devi fare qualcosa per difendere ciò che ti permette di dimenticare tutto il male che ti gira attorno, il fuoristrada è il tuo mondo e niente e nessuno può minarlo.

Una sera sei talmente indignato e arrabbiato che con un click su “Crea gruppo” cambi una piccola parte della tua vita fuoristradistica e non, coinvolgendo altre migliaia di amici, talmente tanti che oggi è una realtà fantastica, che regala amicizie, giornate spensierate e serate davanti al pc e che cerca in tutti i modi di difendere ciò che vivi con tutto te stesso.

Devi difendere quello che per te è un mondo perfetto!

Per altri è il mondo dei fuorilegge e dei distruttori, ma tu ci credi e sei sempre alla ricerca di nuove strategie di difesa, anche chiedendoti spesso chi te lo fa fare.

Leggi sopra e capisci che il più bel ricordo è la tua squadra, quella che hai messo insieme con caparbietà, dovendo spesso fare scelte importanti, anche rinunciando a qualcosa o qualcuno.

Ora devi difendere tutto quello che hai creato, condiviso e vissuto, continuando a creare, condividere e vivere; se qualsiasi nemico prova a invadere il tuo mondo, devi tirare fuori la grinta e gli artigli, non importa come e cosa userai per difendere il tuo mondo, l’importante è farlo, per gli amici e per la passione.

Siamo una famiglia e io mi sento di doverla difendere, per i ricordi, per quello che c’è stato e per quello che ci sarà, non importa chi ti seguirà o crederà in te, tu devi esserci e io ci sono, Si Fuoristrada c’è!

Il Preside – Luciano Branchini

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